di Luigi Castellitto
Impegnarsi con l’arte, il teatro e la musica può essere un buon proposito per il nuovo anno, almeno se si vuole… vivere meglio e più a lungo.
Regolari visite a musei, gallerie d’arte, concerti o teatri sono collegate, infatti, a una vita longeva, secondo uno studio britannico reso noto a Natale.
Precedenti ricerche avevano appurato il fatto che l’esposizione artistica può di certo migliorare il benessere fisico e mentale di una persona, ma non si era parlato di dati sulla sopravvivenza, e per questo i ricercatori dell’University College London hanno deciso d’indagare sull’associazione tra frequenze che abbiano a che fare con l’arte e mortalità.
I partecipanti di quest’ultima prova sono stati quindi seguiti per una media di 12 anni, e i decessi sono stati registrati utilizzando i dati sulla mortalità del servizio sanitario britannico. Dopo aver tenuto conto di una serie di fattori economici, sanitari, sociali, i ricercatori hanno scoperto che le persone che si concedevano esperienze artistiche o culturali una o due volte l’anno avevano un rischio inferiore del 14% di decesso rispetto a coloro che non lo facevano mai. Ma non solo: chi si dedicava ad attività artistiche ancora più spesso, almeno una volta ogni pochi mesi, totalizzava un rischio di morte inferiore del 31%.
Questo, però, è uno studio osservazionale, quindi non è possibile stabilire la causa del fenomeno osservato. Dicono gli autori: «Nel complesso, i nostri risultati evidenziano l’importanza di continuare a esplorare i nuovi fattori sociali come determinanti fondamentali della salute».