TERMOLI. Ad accorgersi di quell’oggetto di ceramica con ancora addosso i ‘segni’ del mare fu il figlio di un termolese che, alla morte del genitore, scoprì il ‘misterioso oggetto’ in soffitta e pensò potesse rappresentare qualcosa di importante.
Di lì la chiamata ai carabinieri e i primi studi fino alla ‘rivelazione’ di questa mattina. Ha oltre duemila anni l’anfora di epoca romana che venne ritrovata dai carabinieri di Termoli l’estate scorsa. Il reperto, che stamane è stato riconsegnato ufficialmente nelle mani della Sovrintendenza dei Beni archeologici del Molise, risale a un’epoca fra il I e il II secolo prima di Cristo e adesso è stata affidata alla Sovrintendenza che lo conserverà in strutture attrezzate, con un ‘clima’ e percentuale di umidità adatte ad evitare che si rovini e che successivamente, con la collaborazione del Polo Museale del Molise, sarà catalogato al fine di essere valorizzato ed esposto.
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