Amministrative e rinnovo della segreteria cittadina, PD pronto alla “resa dei conti”

L’uscente segretario Sciandra: «Abbiamo una rosa di nomi su cui stiamo lavorando»

MICHELA BEVILACQUA

REDAZIONE TERMOLI

Ufficialmente non ne vuole parlare nessuno. «Adesso si deve votare di nuovo per la Provincia di Campobasso e ci concentriamo su quello, dopo si vedrà». Una certezza, però, in questo inizio di autunno “caldo” per la politica termolese è che al di là di quello che accade “sotto la luce del sole” alle amministrative di primavera ci pensano tutti. Dai consiglieri di maggioranza, che a gran voce già stanno iniziando a chiedere la ricandidatura del sindaco Sbrocca, al “dissidente” Antonio Sciandra, segretario uscente del circolo Pd di Termoli che entro fine mese dovrà votare di nuovo il proprio assetto interno, passando per l’ala di quello stesso circolo che vorrebbe un “cambio di rotta” rispetto alla ricandidatura che al momento, al netto di imprevisti dell’ultima ora, appare abbastanza scontata del primo cittadino uscente.

«Come maggioranza vogliamo la sua ricandidatura», ha affermato Oscar Scurti, da poco nominato capogruppo del Pd in consiglio comunale proprio al posto di Sciandra che tanto si è distaccato dalle politiche dell’amministrazione comunale negli ultimi mesi e di fatto in aperta polemica con il gruppo dirigente per la questione del tunnel e del mancato referendum cittadino. «D’altronde questa amministrazione è arrivata alla fine dei cinque anni di mandato senza scossoni e senza rimpasti di Giunta. Siamo sempre stati molto coesi e penso che sia il minimo puntare a una ricandidatura del sindaco e del gruppo». C’è da ammettere, infatti, che gli ultimi sindaci a indossare la fascia tricolore prima di Angelo Sbrocca non hanno avuto “vita lunga”: Remo Di Giandomenico cadde a circa metà del suo mandato, stessa sorte per Vincenzo Greco e per Antonio Di Brino, quest’ultimo “tradito” da una parte della sua maggioranza che si dimise a un anno dalla fine del mandato elettorale per poi ricandidarsi nel centrosinistra. Per Sbrocca, invece, a meno di “sconvolgimenti dell’ultima ora”, la sorte sarà diversa e decisamente più positiva il che potrebbe portarlo a richiedere una seconda chance a quel partito, il Pd, che adesso è in fondo alla lista dell’indice di gradimento dei termolesi visti i risultati delle regionali e delle Politiche dello scorso 4 marzo che hanno visto vincere a mani basse gli esponenti del MoVimento 5Stelle. Pur arrivando da cinque anni di governo «senza scossoni», quindi, la partita per le amministrative potrebbe essere tutto tranne che facile. Soprattutto se, contrapposto a Sbrocca, il centrosinistra dovesse schierare un altro competitor.

Tutto dipenderà da chi sarà nominato alla guida della segreteria regionale, di federazione e cittadina del Partito Democratico. Da più parti, infatti, si paventa la possibilità che i competitor di Sbrocca e compagni potrebbero scegliere un nome nuovo da contrapporre al sindaco uscente o tramite le Primarie (tanto amate dal Pd) o direttamente nelle urne delle elezioni, il che potrebbe affievolire le chance di vittoria di una coalizione che, a quel punto, si presenterebbe divisa davanti agli elettori. Fantapolitica? C’è chi giura che non sia così anche se i giochi sono ancora lontani. Adesso l’attenzione è tutta per l’elezione del segretario cittadino. L’uscente Antonio Sciandra, dopo sette anni alla guida del circolo, non dovrebbe ricandidarsi. «Abbiamo una rosa di nomi di cui stiamo verificando la disponibilità e stiamo discutendo all’interno del nostro gruppo per vedere di individuare la persona e la squadra per guidare la segreteria. Abbiamo governato per sette anni il partito, abbiamo fatto vincere le amministrative di Termoli adesso lavoriamo alla squadra poi si vedrà», afferma Sciandra che sulla possibilità di un passo indietro rispetto alla “guerra intestina” in maggioranza è chiaro: «noi siamo alternativi a Sbrocca che per noi non può essere più il candidato sindaco. Per quello che mi riguarda non ci sono le condizioni per poter tornare indietro sulla mia scelta di staccarmi dalla maggioranza». Una posizione di cui, però, non è convinto Oscar Scurti. «Siamo una grande famiglia, possiamo sempre recuperare e trovare un accordo per aggiustare le cose. Adesso siamo ancora in una fase organizzativa». Se i presupposti sono questi, l’inverno che è alle porte potrebbe diventare più “caldo” del previsto.