Necessario deviare i malati verso il PS di Campobasso
Nuova situazione d’emergenza al Pronto Soccorso di Isernia, dove si è creata una fila di ambulanze a causa della mancanza di barelle, tanto che stanno deviando i malati verso il Pronto Soccorso di Campobasso. C’è in servizio solo il primario, Lucio Pastore, aiutato da due medici venezuelani che non parlano italiano. Il reparto è pieno, non ci sono né posti letto, né barelle e un gruppetto di persone che stanno male, in attesa di essere accolte, sotto la pioggia all’esterno del Pronto Soccorso. Insomma crisi nera, con Lucio Pastore che ha esternato tutta la sua amarezza su Fecebook: “Scendere in ospedale per lavorare e trovare l’inferno. Più di 20 malati all’interno del pronto soccorso ed altri in attesa fuori. L’unico medico in servizio, per mancanza di personale, in condizioni disastrate. Persone che attendono buttati su barelle una risposta di cura che è sempre più difficile dare. Arrivano nella stessa giornata tre colleghi venezuelani, che cmq ringraziamo,che debbono comprendere come gestire il lavoro in questo inferno. Posti letto in ospedale, disponibili per i pazienti che necessitano di ricovero, non ci sono come nel resto della regione. Non esiste un territorio che risponda alle esigenze di questi pazienti che continuano ad affollare i nostri locali. Coinvolta la direzione ospedaliera per avere un aiuto, nessuno si presenta e risponde. Ci caricano soli di ulteriori problemi burocratici in un inferno senza limiti determinato da questa malagestione. Questo è il risultato finale di una classe politica indecente che negli ultimi 20 anni ha gestito il territorio. Il Molise sta morendo per loro ed il disastro sociale della distruzione di un sistema sanitario pubblico ricadrà su tutta la popolazione. Non credo che ci siano speranze di uscire da questo inferno. Non si vede un futuro decente per il nostro sistema sanitario disastrato e non c’ è neppure la forza di reagire perché tutta questa melma generata dalla politica viene riassorbita come muro di gomma. Cosi non è più possibile andare avanti e diventa inutile qualsiasi sacrificio”.