Ambiente, Angelo Bucci esorta i giovani ad un maggiore impegno
Il giornalista ha ripulito una collinetta che era diventata una discartica di rifiuti
LEONE (POZZILLI) – Venerdì scorso, in occasione del Global Strike For Future (l’evento mondiale ispirato alla quindicenne danese Greta Thunberg), anche in Molise sono state numerose le iniziative in difesa dell’ambiente e della salute pubblica. Nei maggiori centri della regione, i giovani sono scesi in piazza per esprimere il loro dissenso circa le scellerate politiche fin qui adottate dagli adulti, che stanno conducendo il mondo sull’orlo del baratro. Verso il punto di non ritorno. Secondo molti uomini di scienza, infatti, ancora dieci anni senza adottare provvedimenti drastici e poi si andrà irreversibilmente incontro alla catastrofe climatica. Ad onor del vero, lo apprendiamo dal web, nell’hinterland venafrano qualche iniziativa c’è stata, ma per merito esclusivo di singoli individui. E’ il caso del giornalista Angelo Bucci, della cui “svolta” ecologista abbiamo già avuto modo di parlare su queste stesse colonne. Nel mattino di venerdì scorso, l’ambientalista di Pozzilli (fondatore dell’Associazione EcoFood), armato di buona volontà e assecondato dal suo fedele Pippo (un meticcio di piccola taglia, ndr), ha ripulito da rifiuti e rottami di ogni sorta i fianchi di una collinetta che uomini scellerati avevano trasformato in una discarica a cielo aperto.
Dove ricade l’area che ha inteso bonificare?
«Il sito ripulito dai rifiuti è ubicato in una zona montuosa denominata “Leone di Pozzilli”, al confine con il Lazio. Ossia il luogo dove ho scelto di vivere, tra natura ancora poco contaminata e abbondante fauna selvatica (Leone di Pozzilli insiste ai margini meridionali del Pnalm, ndr). Sistematicamente mi capita di incontrare volpi, gatti selvatici, tassi, istrici, cinghiali, caprioli , cervi e lupi. In questo periodo ho il privilegio di assistere ai voli nuziali di una coppia di aquile e, in un paio di circostanze, ho anche individuato le tracce inequivocabili del passaggio dell’Orso Bruno Marsicano.»
La scelta del 15 marzo è stata casuale?
«Niente affatto. In realtà il mio impegno in tutela dell’ambiente è quotidiano. Nel caso specifico, volendo essere partecipe del Global Strike For Future, mi ero invano informato circa le eventuali iniziative in programma a Venafro. Quando, con rammarico, ho appreso che gli studenti non avrebbero manifestato in piazza, ho “ripiegato” verso questa azione solitaria.»
Quindi nel venafrano il Global Strike For Future non ha fatto proseliti?
«Mi dolgo, e non poco, dello scarso interesse dei nostri ragazzi verso le tematiche ambientali. Evidente, purtroppo, l’assoluta assenza di stimoli in tal senso. Non ne giungono dalla scuola e non ne giungono dalle famiglie. In quanto a cultura ambientale ed animalista, siamo all’anno zero. E dire che la Piana di Venafro risulta essere di gran lunga l’area più inquinata dell’intera regione!»