CAMPOBASSO. Potrebbe essere stata una riunione decisiva quella di ieri a Roma per il futuro della filiera avicola regionale. L’incontro svoltosi al Ministero dello sviluppo economico ha visto impegnato lo stesso presidente Frattura, con il responsabile dell’Unità di gestione delle vertenze di aziende in crisi, Giampiero Castano, le organizzazioni sindacali, l’amministrazione di Gam e Massimo Romani, amministratore delegato di Amadori (il gruppo che si è aggiudicato la vendita dei beni in concordato preventivo), che ha illustrato i risultati delle verifiche
svolte sugli impianti e ha indicato le linee guida del programma di ripresa delle attività della filiera. In particolare, l’azienda ha sottolineato la necessità di effettuare una serie di significativi investimenti su tutti gli impianti oggetto dell’accordo (oltre 38 milioni di euro), indispensabili anche per garantire la sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle normative ambientali. “Un progetto serio – secondo il governatore Frattura – che nelle intenzioni del gruppo porterebbe a numeri di produzione e occupazione, aspetto per noi essenziale e dirimente, anche maggiori di quelli finora conosciuti nella nostra realtà.
Alla luce di questo – prosegue Frattura – abbiamo chiesto a tutti gli attori in campo, azienda, rappresentanze sindacali e istituzioni, un’accelerazione complessiva per quanto riguarda i relativi compiti e impegni, registrando la volontà generale per una proficua collaborazione tesa a raggiungere il comune obiettivo finale”. L’azienda potrà cominciare i lavori di ristrutturazione dopo la formalizzazione dell’acquisto, entro i termini previsti dal bando, e dopo il raggiungimento dell’accordo con le parti sociali e le istituzioni, con l’obiettivo di riavviare l’attività nel più breve tempo possibile. “Ad Amadori – afferma ancora Frattura – abbiamo chiesto di perfezionare l’acquisizione dei rami di azienda in tempi più stretti rispetto anche a quanto previsto dalla procedura e avviare gli investimenti programmati. I sindacati lavoreranno per l’accordo di loro competenza e Ministero e Regione andranno avanti per la definizione del contratto di sviluppo così da mettere in campo tutti gli strumenti previsti dall’area di crisi complessa”. Da parte di Amadori la disponibilità a “tenere aperto un dialogo con tutte le parti sociali, contribuendo, con il proprio impegno, alla concessione della cassa integrazione per tutti i lavoratori della filiera fino a novembre 2017. L’azienda intende proseguire questo percorso di dialogo e collaborazione con tutti gli interlocutori anche nei prossimi mesi, per cominciare a mettere in atto un piano industriale efficace e affrontare i prossimi passi e le sfide necessarie al rilancio di questa importante filiera del territorio. Un ulteriore incontro per il proseguo della trattativa sindacale è fissato per il 10 gennaio prossimo.” Frattura traccia il profilo dei prossimi appuntamenti: “Già il prossimo mercoledì 21 dicembre è fissato un incontro sempre al Mise con Invitalia e a brevissimo sarà firmata la cassintegrazione straordinaria grazie alla puntuale predisposizione della documentazione a noi richiesta. Ieri sono stati colti il valore ed il significato della partecipazione del management aziendale: l’ad Romani ha confermato la volontà del gruppo di proseguire con investimenti concreti nel nostro Molise, necessari per dare alla nostra filiera nuove prospettive e nuova concretezza.”