Alluvione in Emilia, le testimonianze dei molisani: «Stiamo vivendo un dramma, qui è un inferno»

Una tragedia immane quella che si è abbattuta e si sta abbattendo sull’Emilia Romagna. La pioggia continua a cadere nelle zone dalla seconda pesante ondata di maltempo. Sono 8, finora, le vittime accertate: tre a Forlì, un uomo del Ravennate, un 40enne nel Bolognese, tre nel Cesenate. Le persone fatte sgomberare sono 10mila, ma il numero è destinato a crescere.

In tutto sono 37 i comuni completamente sott’acqua. Sono 21 i fiumi esondati, oltre ad altri 22 che stanno per esondare. Situazione molto critica in Appennino: 250 le frane avvenute, quelle serie sono 150. Altra situazione difficile è a Bologna con tremila sfollati.

Numerose le testimonianze che stanno arrivando in queste ore nella nostra redazione di molisani che per vari motivi si trovano nella regione più colpita dall’alluvione. Lavoratori e studenti molisani sparsi per la provincia di Bologna e quella di Rimini ci raccontano dell’inferno che stanno vivendo. «Anche al centro di Bologna – ci racconta Federica – sotto ai portici, la situazione è davvero complicata. Noi ci troviamo al terzo piano di una palazzina e siamo completamenti bloccati. Con alcuni gestori si registrano anche problemi di connessioni alla rete».

Drammatica la situazione che ci segnalano altri molisani di stanza a Granarolo. Alberi sradicati dalla furia della pioggia e frane che si staccano di continuo. «Stiamo vivendo un inferno – ci dicono Michele e Rossella. Viviamo continuamente attimi di panico e la situazione sembra non voler migliorare».

«Noi ci troviamo a Faenza – ci spiega Giorgio – e in alcuni casi l’acqua ha superato i tetti delle abitazioni. Il pericolo è costante ma cerchiamo di non mantenere la calma e non farci prendere dal panico».  

«Qui a Cesena – ci racconta – Francesco – abbiamo case allagate e continui blackout. Ho visto persino persone nuotare per spostarsi da un’abitazione ad un’altra».