Allargamento di giunta, Lega a bocca asciutta
Lo ioriano Lombardozzi riconfermato alla presidenza del Consiglio. Entrano Azzolini e Dall'Olio

Ancora qualche altro giorno e il sindaco d’Apollonio scioglierà le riserve. Finito il giro di consultazioni e ricevuto l’ok da parte del presidente Toma, sembra ormai scontato che il primo cittadino per placare gli animi della sua maggioranza debba allargare l’esecutivo con la nomina, probabilmente, di due nuovi assessori. La quadra sembra essere stata trovata anche con gli assessori e i consiglieri regionali che, in questi mesi, hanno preso d’ostaggio il Consiglio Comunale. Iorio, Niro, Di Baggio e Mazzuto hanno deciso di rimandare lo scontro frontale alle prossime elezioni amministrative ed europee. Nel capoluogo pentro, invece, il centrodestra è tornato ad essere quasi compatto. Perché gli unici che potrebbero rimanere a bocca asciutta sono i consiglieri comunali della Lega, Stefano Testa su tutti e di Forza Italia, in particolare Raimondo Fabrizio che, però, aveva già annunciato di non voler trattare sulle poltrone ma solo sui programmi.
Ma andiamo con ordine. Bisogna, innanzitutto, capire in che modo il governatore Toma, di concerto con d’Apollonio, sia riuscito a mediare tra le varie anime del centrodestra approfittando, di fatto, anche degli scossoni all’interno del Carroccio molisano.
Sul fronte Presidenza del Consiglio Iorio ha ottenuto ciò che voleva: Giuseppe Lombardozzi resterà al suo posto. I Popolari di Vincenzo Niro che, fino a qualche giorno fa, rivendicavano l’incarico saranno accontentati in altro modo. Del resto da più parti dell’esecutivo si è parlato di «richieste legittime». Gianni Fantozzi che avrebbe dovuto prendere il posto di Lombardozzi sarà lasciato in stand-by. Niente assessorato per lui ma la promessa che sarà ricompensato con una candidatura di prestigio nelle future tornate elettorali, magari nelle prossime Regionali. Per quel che concerne il suo gruppo consiliare, invece, nella giunta potrebbe entrare Salvatore Azzolini. La maggioranza, inoltre, potrebbe essere ulteriormente allargata anche al gruppo “Isernia Migliore”, creatura politica di Roberto Di Baggio, con Linda Dall’Olio pronta a ottenere un incarico nell’esecutivo. Se così fosse si spiegherebbero anche alcuni silenzi inaspettati, vedasi ad esempio Iorio, nell’affaire Mazzuto durante l’ultimo Consiglio Regionale. L’ex governatore, infatti, avrebbe potuto rivendicare qualcosa nel marasma generale creatosi a seguito della mozione contro l’assessore regionale al Lavoro, ma ha preferito non intervenire. Una scelta, forse, legata anche alle rassicurazioni di Toma sulla stabilità in seno al Comune di Isernia e al mantenimento della carica di Presidente del Consiglio nei confronti del fidatissimo Giuseppe Lombardozzi.
Mazzuto, invece, che nei giorni scorsi aveva chiesto espressamente al sindaco l’ingresso in giunta di Stefano Testa avrebbe deciso di fare un passo indietro. In sintesi: alla Regione Mazzuto ha la fiducia di Toma ma a Isernia il Carroccio resta fuori dall’esecutivo. Una scelta che, in realtà, avrebbe ricevuto l’ok anche da parte di Filomena Calenda e Gianluca Di Pasquale, oltre che di altri consiglieri comunali di fatto leghisti in pectore. Calenda, infatti, nello scontro interno al Carroccio, non ha mai appoggiato la candidatura di Testa, in quanto piovuta dall’alto (Mazzuto) e non condivisa né con lei né con gli altri rappresentanti della Lega isernina. Del resto lo scontro totale in Regione con Mazzuto è anche figlio di questa mancata inclusione nelle decisione di Palazzo San Francesco. A breve saranno sciolti tutti i dubbi, ma quella di Isernia sembra essere una vittoria politica del presidente Toma.