Albino ancora chiusa, la Testamento ne annunciò la riapertura più di un anno fa. Valente: “Danno erariale”

Il 2 aprile del 2019 l’onorevole Testamento annunciava che “la Biblioteca Albino riaprirà presto”.

Dopo un anno e mezzo la più importante biblioteca regionale resta tristemente chiusa. A riaccendere i riflettori sulla vicenda ci ha pensato lo storico, scrittore e architetto molisano Franco Valente.

“Nel 2019 – ha scritto Valente – l’onorevole Testamento annunciò che erano stati destinati 420 mila euro per la biblioteca Albino di Campobasso.

Il finanziamento era stato disposto sulla scorta di un progetto redatto dall’Ufficio Tecnico della struttura periferica regionale del Ministero per i Beni Culturali. Successivamente alla comunicazione della disponibilità delle somme veniva conferito l’incarico per la progettazione esecutiva dell’intervento di messa in sicurezza degli impianti.

Nella redazione del progetto ci si dimenticava di prevedere che per realizzare gli interventi sugli impianti bisognava spostare centonovantamila libri con i relativi scaffali. Conseguentemente il Responsabile Unico del Procedimento non rilasciava la sua validazione e il progetto veniva congelato. A questo punto veniamo a scoprire che per lo stesso intervento, con un altro canale di finanziamento, era stata disposta una identica somma di altri 400 mila euro. Uno dei tanti miracoli dei boiardi dello Stato. Trattandosi di fondi comunque vincolati per la biblioteca di Campobasso sarebbe bastato unire i due finanziamenti e utilizzare le altre somme per spostare libri e scaffali.

Sarebbero bastati alla direzione regionale – scrive ancora l’architetto Valente – non più di 15 minuti per chiedere l’utilizzabilità di quei fondi e fare una telefonata al Ministero per segnalare l’urgenza.

Da 5 mesi a Campobasso la direzione regionale è nel disastro generale.La disorganizzazione e l’incapacità di risolvere i problemi più elementari è davanti agli occhi di tutti.Intanto il Prefetto, che rappresenta il Governo in sede regionale, cosa sta facendo? Se qualcuno è informato ce lo faccia sapere. Il danno erariale è imponente perché ormai le muffe hanno cominciato a distruggere i preziosi libri depositati. Il Prefetto farebbe bene a chiedere i nomi dei cosiddetti responsabili dei Procedimenti per farsi dire a quali funzionari è stata affidata la gestione della Biblioteca Albino di Campobasso in maniera che noi cittadini possiamo essere informati dei nomi dei funzionari a cui è affidata la Biblioteca.

Nel frattempo sta apparendo all’orizzonte un altro carrozzone: l’Agenzia per il Demanio. Quest’altro complicato organismo regalato dall’Unità d’Italia ha scoperto che l’immobile della Biblioteca Albino deve essere adeguato dal punto di vista sismico e ha avviato le pratiche per effettuare i lavori. Presumo che nel giro di una cinquantina di anni, eseguitele opere, saranno appaltati i lavori per portare a discarica ciò che sarà rimasto del patrimonio librario più importante della regione.

Con buona pace di Pasquale Albino che si rigira nella tomba”.