“Al Cup bisogna essere pronti allo scatto del numero”, la disavventura di una paziente
Sarebbe anche un episodio abbastanza ironico se non fosse che a raccontarlo è stata una paziente che si è trovata di fronte ad una disavventura avvenuta al Cup dell’ospedale di Termoli. Sportelli spesso sotto la lente di ingrandimento a causa delle lunghe file. La disavventura occorsa alla paziente, però, è stata diversa. “Arrivo al Cup rincuorata dai soli 20 numeri di attesa – racconta la ragazza – si avvicina il mio numero. La guardia ci fa spostare tutti nella saletta di attesa di lato agli sportelli, non è possibile sostare di fronte agli sportelli. Aspetto il mio numero e all’avvicinarsi di quest’ultimo mi alzo, pronta. Esce e mi avvicino svelta allo sportello ma scatta già il numero seguente. Inizia una discussione con la nuova dipendente cup. Dice che ci ho messo troppo e che bisogna essere pronti allo scatto del numero. Mah. Mi chiedo se un ottantenne sarebbe arrivato prima di me. Certo che curarsi con i servizi pubblici è sempre più difficile. Bisogna aver a che fare anche con l’umore e i modi inappropriati del personale ospedaliero. Una giornata iniziata male con il combattere con ciò che è un diritto! Adesso credo che farò una corsetta. Ci vuole uno scatto migliore per raggiungere gli sportelli Cup. Un paziente. E che pazienza”.