Agricoltura, presidente nazionale Cia: “No a cibi sintetici, ok ad accordi di filiera su grano duro”

Cristiano Fini è intervenuto in una conferenza stampa a Campobasso. “Subito applicazione legge sulla fauna selvatica. Alluvioni? Serve manutenzione costante”

Il presidente nazionale della Cia Molise, Cristiano Fini, ha fatto tappa a Campobasso per intervenire su tre questioni di forte dibattito in merito al settore agricolo: cibo sintetico, grano duro e fauna selvatica.

In particolare, nel corso della conferenza stampa in presenza del direttore regionale Campolieti, Fini si è espresso sulle possibili soluzioni e sulle cose da fare in merito alle principali problematiche del momento.

Per quanto riguarda il grano duro, “sono necessari accordi di filiera, maggiori controlli sulle importazione e una ridistribuzione sulla filiera del reddito”.

Relativamente alla fauna selvatica, “è in corso un’operazione del Governo nazionale con le Regioni per rendere esecutiva la legge 157 inserita nella manovra economica al fine di riportare i cinghiali ad un numero sostenibile”.

Poi c’è il dibattito sul cibo sintetico. “Abbiamo cercato sempre di combattere la posizione di alcuni multinazionali – ha continuato Fini. – Si tratta in sostanza di cellule coltivate in laboratorio che metterebbero a serio rischio l’agricoltura italiana”.

Le parole d’ordine, dunque, sono evitare la desertificazione, spingere sulla sostenibilità dell’agricoltura italiana e ribadire il proprio ‘no’ ai cibi sintetici.

Infine un passaggio sugli eventi climatici estremi e sulle alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna. “Purtroppo passiamo repentinamente da una situazione di siccità a forti alluvioni che mettono in ginocchio i territori, come si sta verificando in Emilia Romagna. Bisogna premunirsi per il futuro. Quindi, per quanto concerne gli interventi rispetto alla siccità, bisogna dotarsi di invasi che trattengano l’acqua nei periodi di piena e possano essere sfruttati nei periodi secca. Per limitare i danni delle alluvioni, è prioritario un costante lavoro di manutenzione, quindi la pulizia di fiumi, alberi e di tane di particolari animali che possono creare falle”.