Aggredito in casa con un coltello: «Ti uccido» (VIDEO ESCLUSIVO)
«Lama puntata al petto per il volume troppo alto». Episodio denunciato alle forze dell’ordine che stanno indagando. ECCO LA DENUNCIA
CAMPOBASSO. «Non sei più in casa tua, ora ti ammazzo!». Se l’è vista davvero brutta un giovane che si trovava sul pianerottolo del suo appartamento, che sorge in un popoloso quartiere di Campobasso, trovandosi davanti l’inquilino del piano di sopra che, fuori di sé e in preda all’ira più incontrollata, ha estratto un coltello a serramanico con la lama di circa 20 centimetri e gliel’ha puntato al petto. Solo l’intervento di un familiare dell’aggressore ha impedito che il fatto degenerasse in tragedia. Il giovane (Franco, nome di fantasia) ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine e, visibilmente scosso, si è sfogato ai nostri microfoni e ha raccontato che il soggetto in questione, urlando in modo sconsiderato, aveva colpito con forza la porta della sua abitazione e, una volta sul pianerottolo, avevano iniziato a discutere. Motivo del contendere il volume dello stereo giudicato troppo alto dall’aggressore alle 11 di mattina. Poi il coltello puntato al petto di Franco che ha chiuso la porta per sfuggire al tentativo di aggressione con l’uomo che continuava a scalciare e ad urlare: «Ti spacco la testa, ti uccido!» e la compagna spaventata che sopraggiungeva urlando di paura a sua volta e riprendo il tutto con il cellulare.
«Voglio precisare – ha aggiunto Franco – che il volume dello stereo non era assolutamente alto e, prima di scendere e tirare calci e pugni alla porta di casa, il soggetto in questione non ci ha assolutamente avvisato come invece aveva fatto altre volte. Aggiungo anche che io e la mia famiglia viviamo in questo palazzo da un anno e mezzo e sentiamo continuamente rumori di ogni genere provenire dal piano di sopra, soprattutto nelle ore notturne. Dopo questa aggressione, temo per l’incolumità mia e della mia famiglia considerando che, abitando nello stesso palazzo, posso trovarmelo davanti in qualsiasi momento e non è detto che ci sia sempre quel familiare che è riuscito a bloccarlo sul pianerottolo. Mi auguro – ha concluso Franco – che chi di dovere riesca a garantirmi la protezione che chiedo e alla quale ho diritto dopo quello che ho rischiato».
IL VIDEO IN ALTO