Accusati di omicidio colposo: 4 medici del Cardarelli assolti perché “il fatto non costituisce reato”

Il Tribunale di Campobasso (Giudice Scarlato) ha assolto quattro medici del soppresso reparto di neurochirurgia dell’Ospedale “A. Cardarelli” di Campobasso processati per il reato di omicidio colposo con la formula “il fatto non costituisce reato”. La vicenda risale al 2013 quando una paziente riportò “un trauma commotivo complicato da frattura temporale che aveva dato luogo ad un ematoma cerebrale”. La paziente, in discrete apparenti condizioni di salute, venne ricoverata presso il reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Campobasso dove, dopo quattro giorni, improvvisamente morì. Ai medici del reparto fu contestata la mancata esecuzione di un intervento chirurgico per lo svuotamento dell’ematoma. L’autopsia eseguita dal consulente nominato dalla locale Procura della Repubblica rilevò anche «la presenza di una grave patologia cardiaca, la cosiddetta “cardiopatia aritmogena” che è una patologia subdola che difficilmente dà segni della sua presenza durante la vita delle persone ma che dà luogo ad aritmie devastanti che conducono a morte improvvisa». Venne successivamente eseguita anche una perizia collegiale, ordinata dal GUP, la quale concludeva per l’assenza della patologia cardiaca e contestava ai medici del reparto di neurochirurgia di non aver tempestivamente operato la paziente, svuotando l’ematoma e di non aver effettuato uno stretto monitoraggio della stessa durante il ricovero. I medici si difesero sostenendo la correttezza della scelta di aver adottato una condotta attendista considerato che la paziente non necessitava nell’immediatezza di un intervento chirurgico, sempre rischioso di dubbio esito e che la morte era stata determinata non dalla presenza dell’ematoma, ma dalla patologia cardiaca. Con la sentenza emessa in data odierna, 2 marzo, i medici sono stati mandati assolti da responsabilità penale. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Salvatore Fratangelo (nella foto in basso), Fiorella Piacci, Fabio del Vecchio e Nicola Cristofaro.

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