A 40 anni dalla visita a Termoli di Papa Giovanni Paolo II, il ricordo dell’ex sindaco Di Giandomenico

“La nostra generazione scolpisce nel proprio cuore l’immagine e il volto della Santità Vostra, le generazioni future leggendo il nome di Giovanni Paolo II impresso nel quartiere e nella grande piazza dove fra poco sarà celebrata la Santa Eucarestia, avranno la certezza di questo storico avvenimento e il conforto per camminare sempre di più sulla strada della verità, della giustizia e della pace”.

Così, l’allora sindaco di Termoli Remo Di Giandomenico accogliendo in porto, appena sceso dall’elicottero, Papa Giovanni Paolo II come si legge su Ansa Molise.

Era il primo pomeriggio e Papa Wojtyla fu accolto da migliaia di persone assiepate sulla banchina della città per seguire la visita entrata nella storia non solo della città adriatica ma dell’intera regione. Presenti tutte le autorità civili e militari.
Il Santo Padre raggiunse poi il Borgo Antico, il Vescovado scortato dall’allora vescovo di Termoli-Larino Ruppi e con lui si affacciò dalla finestra per salutare i fedeli che lo avevano seguito. Un lungo applauso ed entusiasmo accolse l’allora ‘Padre’ della Chiesa nel mondo.

“Questa mia visita vuole essere anche uno stimolo e un incoraggiamento per un impegno sempre più cosciente e fattivo al fine di portare un’appropriata e urgente soluzione ai tanti problemi che vanno sotto il nome di Questione sociale del Mezzogiorno” le parole di Papa Wojtyla quel pomeriggio.

Dal centro storico il Santo Padre raggiunse quella piazza di Termoli che fu realizzata in suo omaggio per suggellare la storica visita: Piazza Giovanni Paolo II dove fu celebrata una messa solenne. L’intera comunità termolese e non solo seguì le celebrazioni. Un “mare di gente” lo salutò prima della partenza consapevoli della giornata storica appena vissuta.