10 anni senza Pietro Mennea: “Il suo sogno è partito da Termoli”

Era esattamente il 21 marzo di 10 anni fa quando a causa di un brutto male moriva Pietro Mennea, indiscussa icona atletica a livello mondiale. A soli 60 anni, un tumore al pancreas si è portato via l’oro olimpico di Mosca 1980. Il 19 ottobre del 1968, l’atleta, tesserato per l’Avis Barletta e detto “La Freccia del Sud”, vinse la sua prima gara nello stadio Gino Cannarsa, quando prese parte al trofeo “Vele dello Sport” del Corriere dello Sport a Termoli, organizzata dalla Csi “Libertas” Termoli che aveva come presidente Remo Di Giandomenico e dando inizio alla sua grande carriera che lo portò alla conquista del record mondiale dei duecento metri, durato 17 anni, sancito nel 1979 durante le Universiadi di Città del Messico. “Il sogno di Mennea è partito da Termoli”. Così aveva parlato la moglie, Manuela Olivieri, il 19 novembre del 2021 quando venne a Termoli per l’intitolazione della strada ‘Viale Pietro Mennea’ e l’inaugurazione del murale realizzato sulla facciata dell’edificio IACP, all’incrocio tra Via Maratona e Via dello Stadio. “Pietro era legato a Termoli – aveva detto Manuela Olivieri -. Mi raccontava sempre di questa sua partenza importante dalla vostra città. Tutto partì da Termoli, me lo raccontava tante volte e sono contenta di essere in questa città che ho sempre immaginato tramite i suoi racconti”. Pietro Mennea è parte della storia di Termoli.

Intanto nella giornata di oggi, 21 marzo, nel corso della cerimonia “Pietro Mennea, l’Uomo e il Campione” che si è svolta nello stadio dei Marmi che si onora del suo nome è stata annunciata la nascita del museo dedicato alle imprese della Freccia del Sud.